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L’Insegna in stile antico del “Museo della Tabaccheria” a Roma

Rassegna Stampa: “La Voce del Tabaccaio” N.38/2021

Abbiamo intervistato Carlo d’Aloisio Mayo, artisan designer dell’Accademia delle Insegne Antiche, che ha realizzato l’insegna del nostro «Museo della Tabaccheria»


Carlo d’Aloisio Mayo con le sue Insegne a Eataly

Il nostro «Museo della tabaccheria» prende sempre più forma. Da un po’ di tempo, pronta ad accogliere i futuri visitatori della nuovissima sede, fa bella mostra di sé una splendida insegna d’epoca, grazie al sapiente lavoro svolto da maestri della tradizione artigiana. Un’insegna dal sapore vintage, che ci riporta indietro nel tempo, a quelli che sono gli albori di un mestiere che cerchiamo quotidianamente di valorizzare e tutelare. A realizzarla per noi l’Accademia delle Insegne Antiche, il cui nome si lega a quello di Carlo d’Aloisio Mayo, con cui abbiamo fatto una piacevole chiacchierata. Da sempre la vita di Carlo è stata immersa nell’arte e nella comunicazione visiva. Figlio di Giovanni, architetto, decoratore, scenografo ed arredatore, è nipote di Carlo d’Aloisio da Vasto, tra i più importanti pittori italiani del ’900 e di Elisabetta Mayo, pittrice e scultrice di fama, allieva di Vincenzo Gemito.

vecchia Insegna bombata ed anticata

Da sempre appassionato di comunicazione, scopre la passione per i viaggi e per la fotografia, che lo porta a un lavoro di ricerca, raccolta e documentazione fotografica di «oggetti di comunicazione» del primo Novecento e, in particolare, quelli appartenenti al periodo «liberty», fra cui manifesti, cartoline, targhe ed insegne. «Non era facile come oggi reperire questi oggetti in rete, per cui andavo letteralmente a caccia, in giro per il mondo, di piccoli tesori, nascosti principalmente nei libri».

insegna per l’Antica Tabaccheria

Nel 1981, all’età di 21 anni, fonda la sua prima piccola impresa, attiva ancora oggi, dando inizio al suo personale percorso imprenditoriale e verso la fine degli anni ’90 Carlo matura l’idea di coniugare la passione con l’esperienza professionale. L’Accademia delle Insegne d’Epoca comprende diverse professionalità, fra artigiani e grafici, in un forte consolidamento di competenze fra i vari collaboratori, con alcuni dei quali Carlo lavora da 25 anni. «È stata una scommessa e siamo stati dei pionieri. Utilizziamo processi lavorativi che corrispondono a quelli della manodopera metallurgica di una volta. Oggi l’alluminio ha sostituito quasi del tutto il ferro, in quanto presenta dei vantaggi tecnici, è un materiale più leggero e non soggetto alla ruggine. Il prodotto che si ottiene viene poi lavorato per anticatura ed è analogo a quello di una volta. Nelle nostre lavorazioni evitiamo la serialità: il 99% delle insegne che produciamo presenta misure diverse l’una dall’altra».

La Targa dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma

Tutte le insegne sono infatti realizzate artigianalmente a mano «su misura», senza l’uso di stampi e di fustelle. Ogni insegna viene poi sagomata e bordata a mezzo tondo lungo tutto il perimetro, laccata e smaltata. Prima del processo produttivo, di base metallurgico e finalizzato a dare forma e dimensione, viene chiaramente la parte grafica: «I processi grafici sono molteplici ed evoluti e uno studio approfondito fa da supporto al cliente che commissiona di elaborare la progettazione dell’insegna». La rivoluzione informatica e tecnologica degli anni ’80 e ’90 ha certamente rappresentato una sfida innovativa, determinando un processo di crescita professionale, editoriale, grafica, e dei servizi. Continua Carlo: «Il nostro immetterci sul mercato ha conciso con l’uscita di scena di produttori di una volta che utilizzavano la tecnica dello smalto porcellanato, oggi quasi scomparsa in Italia, di indubbio pregio, ma con un impatto ambientale negativo. Questo ci ha permesso di proporci alle Istituzioni che abitualmente sono contraddistinte da stemmi: Ambasciate, Forze dell’Ordine, etc.».

Insegna a bandiera in stile antico con staffa

Ma si tratta solo di un segmento di mercato. La clientela è decisamente vasta e abbraccia target differenti. «I nostri clienti principali sono commercianti che lavorano in attività che si trovano in centri storici e piccoli borghi, attività di carattere merceologico che hanno una ragione per potersi far conoscere attraverso un’insegna antica. Botteghe di una volta e attività artigianali il cui prodotto merita di essere comunicato in maniera coerente». Una parte importante di questa clientela è rappresentata dalle tabaccherie, che spesso commissionano insegne decorative, da affiancare alla classica «T» a norma di legge. «Siamo molto legati al mondo della tabaccheria. Le tabaccherie italiane dispongono spesso di spazi importanti da riempire e decorare, per cui ci commissionano spesso insegne di grosse dimensioni. Abbiamo realizzato inoltre riproduzioni o variazioni creative della classica “T”».

la classica “T” in metallo smaltato

Ma le insegne d’epoca dell’Accademia varcano anche i confini nazionali: «Siamo molto apprezzati anche fuori dall’Italia, ci arrivano richieste di italiani che vivono all’estero che vogliono portare con sé “Made in Italy”. Esportiamo insegne d’epoca in Europa, in America, in Africa, a Dubai…». Le tipologie di insegne vintage possono essere le più disparate: a muro, sopravetrina, a bandiera, cantonale, con pali, a pergamena, anticata o personalizzata. L’ambito di lavoro è decisamente ampio e comprende le vecchie réclame, la toponomastica, la segnaletica ambientale, targhette premiali e celebrative, targhe per associazioni o negozi storici o di eccellenza. Inoltre l’araldica civile, militare ed ecclesiastica, la segnaletica celebrativa, direzionale, identificativa, istituzionale. L’Accademia rientra in un progetto più ampio che non è solo produzione: si occupa infatti anche di ricerca, documentazione e divulgazione, il tutto finalizzato alla comunicazione visiva di arredo e al rispetto e alla valorizzazione del contesto. In un momento storico in cui le nostre città si riempiono di insegne luminose omologate e moderniste, alcune anche stilisticamente discutibili, è bello sapere di poter ancora contare sulla certezza e la solidità di un lavoro artigiano unico nel suo genere. Quale idea migliore per conquistare maggiore visibilità e aumentare così il proprio volume di affari in tabaccheria?

Qui il PDF integrale della Rivista “La Voce del Tabaccaio(per accedere al file inserire la password Lvt-digitale21 )

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